Non è facile preservare il proprio orologio da colpi o graffi mentre s’indossa e spesso l’occhio cade proprio sui graffi della cassa, del bracciale o del vetro.
E’ possibile in molti casi eliminare o attenuare questi inconvenienti attraverso un intervento di restauro che consente di ridare all’orologio una nuova, inaspettata giovinezza.
Per fare un buon lavoro di restauro c’è bisogno di attenzione e molta manualità, soprattutto perché un orologio oltre ad avere un valore economico, cela spesso un valore affettivo. Durante il restauro delle superfici e delle forme si fa spesso uso di carte abrasive di grana diversa, che con l’ausilio dei cosiddetti cabroni (e molto spesso anche del microscopio) permettono di eliminare o attenuare i difetti. La dotazione per il restauro si compone di diversi attrezzi (spesso auto-costruiti) uniti a macchine rotative (torni, levigatrici) a numerose spazzole e dischi di materiale e forme diverse, utilizzati assieme a paste speciali. I materiali utilizzati in abbinamento alle paste e le sequenze di lavorazione variano in relazione al tipo di metallo, alle superfici, alle forme e ovviamente al tipo di problema.
In casi più gravi, ad esempio quando la cassa dell’orologio presenta addirittura parti scalfite o mancanti, si ricorre alla ricostruzione del metallo attraverso un’operazione di saldatura che deposita del nuovo identico metallo sulla superficie, che poi viene opportunamente rimodellata. Ma soprattutto tutte le operazioni di restauro vanno eseguite senza fretta e senza esagerare, rispettando le linee e le forme originarie perché…
“il buon restauro di un’orologio è quello che non si vede!”
Sotto alcuni interventi effettuati: